lunedì 22 luglio 2013

Mister Campanello

Perché vale la pena comprare e leggere Mister Campanello!


ORA VE LO SPIEGO:

MISTER CAMPANELLO. Mi piace cominciare con l’incipit del romanzo perché immediatamente si può capire di cosa vuole parlare il protagonista del romanzo, Polli:
"Lavorare, mangiare, dormire. Dormire, mangiare, lavorare. Ecco quello che fanno migliaia di persone che ogni giorno senza saperlo, o pur sapendolo ma senza volerlo ammetter, loro malgrado si immettono nel grande turbinio della vita moderna. Eppure quella certa pubblicità non diceva proprio così, ma... <<Contro il logorio della vita moderna, bevete...>>. Fosse così semplice, pensò quella sera Polli mentre tornava tardi, come al solito, dal lavoro."  

Poi improvvisamente: Buum Crash!!!

L’incidente è gravissimo ma per fortuna, o come pensa il protagonista, per un aiuto dal cielo, Polli porta a casa la pelle; è malconcio ma vivo.

 Seguono la rianimazione, gli interventi, e… l’essere andato fuori di testa sia per il trauma sia per i sedativi e, quando ritorna in sé, non ricorda nulla sia dell’incidente ma anche di quel primo mese di degenza tra la vita e la possibilità di non ritornare nella normalità. E qui Polli si mostra come è: senza veli e senza ritegni ma, ritornato in sé, con l’incertezza di come avrebbe potuto mostrarsi: pag. 37
Polli dunque è una persona allegra e questo crea la fiducia in sua moglie, Matilde, che tutto si risolverà, infatti si presenta così a Matilde in sala di rianimazione dopo l’incidente: pag. 25

Ed è proprio la paura incontrata in quel  Buum Crasch di quella sera che dà la possibilità a Polli di intraprendere questo viaggio:  Polli, a tempo perso scrittore di fiabe, si crea un doppio su cui scaricare questa durissima realtà, un doppio che è anche un amico, un confidente, ma quando fa comodo un estraneo: Mr Campanello.
E questa sì che è una manna dal cielo, questo sì che è un aiuto divino, perché Mr Campanello si rivela risolutore.

Mr. Campanello, come un deus ex machina  del teatro classico rende, sopportabile questa parentesi di estrema sofferenza a lui e a chi gli vuole bene, ma non solo;

in realtà Mr. Campanello mette in luce un Polli diverso, che pian piano si lascia spiare da sotto il gesso e le bende.

 In quei giorni di ospedale seguono lunghi momenti di riflessioni la prima delle quali inevitabilmente è sulla paura, il dolore, soprattutto degli altri, Pag. 32.

 E questo nuovo Polli forse è il Polli più autentico, il Polli com’era da ragazzo, ironico e pieno di stupore e meraviglia per la vita, è un Polli dispettoso e pungente ma anche tenero e capace di una grande forza nell’amare, come un moderno Peter Pan.pag. 61

Mr. Campanello guida con candore Matilde e Miriam alla scoperta di un marito e un fratello momentaneamente senza corazza, completamente vulnerabile perché in situazione di estremo bisogno;

ma allo stesso tempo è come Virgilio per Dante e conduce il protagonista nei più reconditi meandri del sé, negli strati più profondi della coscienza, alla ricerca di una via d’uscita che anche Dante troverà, uscendo a rimirar le stelle, proprio nella fase mediana della propria vita, come quando lo viene a trovare all’ospedale il suo parroco che ai tempi del liceo era stato anche il suo professore di storia: pag 73-75,.

Questo viaggio catartico, passando dall’inferno dell’incidente al purgatorio dell’intervento e della riabilitazione, termina in uno scenario molto meno pretenzioso della dantesca contemplazione delle alte sfere celesti.

Il viaggio conduce Polli in un paradiso più domestico e umano: un portico in mezzo ad un giardino dove è possibile consumare in pace la colazione con la moglie e le figlie, dove è possibile ricostruire un dialogo vero e profondo con gli amici e i parenti, dove poter leggere il giornale con calma, riflettere sui Salmi, assaporare una tazza di caffè il cui aroma chiude il romanzo insieme a Polli e a Matilde pag.142.
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